Ripresa fotografica mosaici della Cattedrale di Monreale
Azienda
Associazione Onlus che ispirandosi ai valori francescani realizza interventi a favore di minori appartenenti a nuclei familiari disagiati e soprattutto figli di madri nubili.
Richiesta
Realizzare foto con la massima risoluzione possibile per poterle utilizzare come documento per lo studio e il monitoraggio dello stato di conservazione dei mosaici.
Linee guida
Le foto dei mosaici devono essere tutte alla massima definizione, con la possibilità di vedere il dettaglio del singolo tassello del mosaico, devono essere per quanto possibile perpendicolari alla parete e l’attività non deve interferire con l’attività giornaliera della Cattedrale.
Sviluppo
Realizzazione
Realizzare questi scatti fotografici ha comportato diverse sfide, alcune delle quali non risolvibili sul campo. A livello organizzativo, dovevamo interrompere le attività durante le funzioni giornaliere e potevamo rimanere all’interno della Cattedrale solo nelle ore di apertura ufficiale. Questo limitava significativamente le ore disponibili per le riprese, prolungando il nostro soggiorno in Sicilia.
Dal punto di vista pratico, il colore predominante da catturare era l’oro, che riflette la luce in modo intenso. Purtroppo, la luce ambientale influiva notevolmente sulla resa del colore: all’alba, l’oro assumeva una forte dominante verde, mentre al tramonto prevaleva una dominante rossa. Nonostante l’uso del ColorChecker per calibrare il bilanciamento del bianco ogni ora, era comunque necessario ricalibrare manualmente le immagini in post-produzione.
Un altro problema era legato alla logistica degli scatti: nella navata centrale abbiamo potuto utilizzare un carrello elevatore per ottenere foto “in asse”, ma per i transetti e le absidi questo non era possibile, poiché il pavimento mosaicato non avrebbe retto il peso del carrello, costringendoci a scattare dal basso.
Con una superficie totale di 6.340 mq di mosaici e 487 scene da fotografare, prima di iniziare le riprese ho creato una mappa dettagliata della Cattedrale, suddividendo le pareti in base alle scene rappresentate e assegnando a ciascuna una numerazione univoca per identificare l’area, la parete, il ciclo e la singola scena. Ogni sera, dopo aver scaricato, controllato e archiviato le immagini, aggiornavo la mappa per monitorare l’avanzamento del lavoro ed evitare di dimenticare qualche mosaico.
Esempi estrapolati dal servizio fotografico